Ho lavorato come Ingegnere Meccanico, coprendo ruoli di responsabilita in area R&D, in OMI Reggiane (Reggio Emilia, dal 1980 al 1987), Ferrari (Maranello, dal 1987 al 1990), Bugatti Automobili (Campogalliano, dal 1990 al 1995), fino alla mia ultima occupazione in Livanova, Societa multinazionale leader nei dispositivi di Circolazione Extra Corporea e regolazione del Ritmo Cardiaco (Mirandola, dal 1996 a giugno 2019). Sono attualmente ritirato dall’attività lavorativa dipendente con pensione di Anzianita Lavorativa, esercito l’attivita di Guida Ambientale Escursionistica, dopo aver conseguito il relativo Diploma, ed effettuo consulenze professionali relative all’ingegneria strutturale ed alla organizzazione aziendale.
Formazione culturale
Ho manifestato fin da adolescente interesse per la natura e le Scienze Naturali, in particolare la Micologia, alle quali ho associato la mia passione per la fotografia naturalistica e paesaggistica, sono un collezionista di fotocamere ed obiettivi Pentax. Da sempre ho praticato I’Escursionismo, praticando inoltre Arrampicata libera su roccia ed Alpinismo. Possiedo le conoscenze fondamentali di Botanica e Geologia.
Micologia
Mi dedico attivamente allo studio dei funghi, in particolare dell’Ordine. Boletales, attraverso documentazioni fotografiche, studi di microscopia, di biologia molecolare, filogenetici.
Sostengo regolarmente come docente Corsi ed Esercitazioni didattiche relative alla Micologia presso i Gruppi Micologici della Associazione Micologica Bresadola.
Ho altresi sostenuto come docente Corsi di specializzazione sulle Boletales per i Micologi delle ASL (Castelnovo ne’ Monti (RE), Tempio Pusania (SS), pit di recente (2009, 2013) a Trento e di nuovo (2011) a Tempio Pausania e (2021 e 2022) a Castelnovo ne’ Monti).
Ho partecipato a Corsi di biologia molecolare ed utilizzo di programmi per investigazione filogenetica. Collaboro attivamente con vari specialisti delle Universita di Torino, Innsbruck, Tula, St. Petersburg, Uppsala, Regensburg, Madrid, Citta del Guatemala, Haifa. Ho effettuato varie trasferte micologiche in Ambiente alpino e mediterraneo (in particolare Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli V.G., Lazio, Abruzzo, Sicilia, Sardegna), in Europa (Svezia, Spagna, Russia, Rep. Ceca) e in Guatemala. Sono membro del Comitato Scientifico della Associazione Micologica Bresadola.e membro del Comitato di Redazione di Rivista di Micologia. Nell’ambito della mia attivita di ricerca sulle diversita ho studiato e pubblicato, anche con approfondimenti molecolari e filogenetici, varie Specie nuove per la Scienza, tra le quali:
Boletus comptus Simonini 1993, Coprinus callistoflavus Donelli & Simonini 1995, Boletus edulis var. pusteriensis Ferrarese & Simonini 1996, Boletus flavosanguineus Lavorato & Simonini 1997, Boletus guatemalensis Flores Arzu & Simonini 2000, Xerocomus cisalpinus Simonini, Ladurner & Peintner 2003, Boletus mendax Simonini & Vizzini 2013, Xerocomellus sarnarii Simonini, Vizzini & U. Eberh., 2015, Xerocomellus redeuilhii A.F.S. Taylor, U. Eberh., Simonini, Gelardi & Vizzini 2016, Rubroboletus demonensis Vasquez, Simonini, Svetash., Miksik & Vizzini 2017, Baorangia alexandri Svetash., Simonini & Vizzini 2018, Hygrophorus neoerubescens Papetti, Peintner & Simonini 2020, Cyanoboletus mediterraneensis Biketova, A. Rinaldi & Simonini 2022.
ed alcuni Generi nuovi per la Scienza:
Cyanoboletus Gelardi, Vizzini & Simonini 2014, Rheubarbariboletus Vizzini, Simonini & Gelardi 2015, Hortiboletus Simonini, Vizzini & Gelardi 2015, Cupreoboletus Gelardi, Simonini & Vizzini 2015.
Ho pubblicato insieme a colleghi il Volume n. 1 dell’Atlante fotografico dei Funghi d’Italia (2000) ed il Tomo n. 8 della Collana Fungi Europaei relativo al Genere Xerocomus (2003).
Per la descrizione dei nuovi taxa e per altri lavori di delimitazione ed approfondimento scientifico sono stato autore o coautore dal 1984 ad oggi di una settantina di Articoli pubblicati su riviste scientifiche (Rivista di Micologia, Pagine di Micologia, Bulletin de la Société Mycologique de France, Atti dei Convegni Micologici su Russulales e Boletales, Fungi non delineati, Micologia e Vegetazione Mediterranea, Field Mycology, Persoonia, Fungal Diversity, Mycological Progress, Mycological Research).
Sono membro del Comitato di Redazione di Rivista di Micologia, organo della Associazione Micologica Bresadola. Sono altresi stato indicato come revisore alla pari di svariati articoli di colleghi da parecchie riviste di Micologia di levatura internazionale, per lavori riguardanti le Boletales.
Attivita sportive
Sono un attivo escursionista, pratico il nuoto e lo sci alpino.
Sono particolarmente appassionato di arrampicata sportiva, sport in cui ho conseguito il titolo di Istruttore FASI, pratico l’arrampicata sportiva in palestra, in ambiente e l’alpinismo. Ho percorso svariate vie di roccia della Pietra di Bismantova, del M. Gendarme e del M. Scala (confine Tosco-Emiliano), lo Spigolo dell’ Angelo (Piccole Dolomiti), ? Aguglia di Goloritzé (Sardegna), la Torre Delago (Torri del Vajolet) e la Cresta Segantini (Grigna) e svariate vie della Valli di Ledro e dell’ Adige. Nell’ Appennino Reggiano ho aperto numerose vie nuove in ambiente, in particolare ai Sassi di Varana e nell’ Alta valle del Dolo. Ho attivamente partecipato alla chiodatura dei Sassi di Varana (Serramazzoni, MO) ed all’ammodernamento di alcune palestre di roccia del Reggiano (Valbona, Civago).
Claudio Angelini, nato nel 1956, è un veterinario e micologo italiano con un’esperienza pluridecennale nel campo della micologia e della sanità animale. Laureato in Medicina Veterinaria presso l’Università di Bologna nel 1981, ha conseguito la qualifica di micologo nel 1999 e, da allora, ha ricoperto ruoli di grande responsabilità, tra cui quello di Responsabile dell’Ispettorato Micologico presso l’AAS5 del Friuli Occidentale. Dal 2011 è Referente Regionale per gli Ispettorati Micologici del Friuli Venezia Giulia.
Angelini ha collaborato come docente e direttore scientifico in numerosi corsi di aggiornamento per micologi e medici ospedalieri e ha partecipato a vari progetti di ricerca in ambito micologico, con particolare attenzione ai funghi medicinali e tropicali. Tra le sue numerose pubblicazioni, si distinguono lavori che descrivono nuove specie fungine scoperte nella Repubblica Dominicana, dove ha collaborato con il Giardino Botanico Nazionale come esperto di funghi tropicali.
Autore di sei libri sui funghi e di numerosi articoli scientifici, Angelini continua a contribuire attivamente alla ricerca e divulgazione micologica a livello internazionale, mantenendo un forte legame con il territorio friulano e promuovendo la conoscenza della biodiversità micologica.
Marco Valecic, nato nel 1964, è un esperto in biodiversità e gestione ambientale, con una lunga carriera nel Servizio Biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia. Dal 1997 ha lavorato come tecnico forestale e ispettore fitosanitario, svolgendo attività di vigilanza, monitoraggio e controllo delle specie invasive, sia vegetali che animali. Dal 2020 coordina le attività del Giardino Botanico Carsiana e collabora alla gestione delle specie esotiche invasive nel territorio regionale, contribuendo alla redazione della “Strategia Regionale per il contrasto alle specie esotiche invasive”.
Con una solida esperienza nella divulgazione e formazione, Valecic ha tenuto numerosi corsi rivolti a tecnici e cittadini, partecipando a progetti europei di conservazione della biodiversità. Le sue competenze spaziano dalla botanica alla gestione di ecosistemi complessi, con un forte impegno nella protezione e valorizzazione delle risorse naturali del Friuli Venezia Giulia. La sua vasta esperienza lo rende una figura centrale nelle attività di conservazione della biodiversità, con un’attenzione particolare alla prevenzione dell’impatto delle specie alloctone invasive.
Lucia Muggia è professore associato di Botanica presso il Dipartimento di Scienze della Vita dell’ Università di Trieste. Ha incominciao le sue richerche interessandosi della diversità genetica dei licheni, utilizzando analisi di sistematica molecolare per studiare sia il partner fungino che quello algale. Sucessivamente ha sviluppato le sue ricerche sui micro funghi associati ai licheni, utilizzado tecniche di cultura in vitro e microscopia. E’ autore di più di 100 pubblicazioni scientifiche.
Pier Luigi Nimis è professore ordinario di botanica (in pensione dal 2023) presso l’ Università di Trieste in Italia. È specializzato in lichenologia e fitogeografia , compresi gli usi dei licheni come indicatori di inquinamento e l’ideazione di metodi per chiavi di identificazione basate sul web.
Era il primo di due ragazzi, cresciuto nella piccola città natale di Tarcento in Friuli, studiò al Liceo Classico Jacopo Stellini di Udine, dopodiché andò all’Università di Trieste , dove lavorò a una tesi sulla vegetazione spinosa delle alte montagne mediterranee sotto la guida di Sandro Pignatti . Una ricerca post-doc presso l’Università di Western Ontario (Canada), dedicata alla vegetazione dell’Alaska Highway , sotto la guida di László Orlóci, gli ha permesso di scoprire il mondo dei licheni, il cui studio ha poi proseguito con il suo maestro e amico Josef Poelt.
Dopo il dottorato, Nimis divenne membro dello staff dell’Università di Trieste e nel 1986 fu professore di botanica sistematica. Da allora ha ricoperto anche diversi incarichi amministrativi come presidente della Facoltà di Scienze Biologiche dal 1988 al 1994, direttore del Dipartimento di Biologia dal 1996 al 2001 e preside della Scuola di Dottorato in Biomonitoraggio dal 2009 al 2011.
La ricerca di Nimis è stata inizialmente sulla fitogeografia e sui metodi per la mappatura congiunta degli areali di distribuzione delle piante con metodi multivariati, principalmente nelle zone boreale [3] e artica. Successivamente iniziò a concentrarsi sui licheni, inclusa la loro identificazione e il loro ruolo come indicatori dell’inquinamento atmosferico . Dopo l’incidente nucleare di Chernobyl nel 1986 guidò programmi per mappare e monitorare i livelli di cesio radioattivo nei macrofunghi, nelle piante forestali e nei muschi in Italia. Estese la sua ricerca all’uso dei licheni come bioindicatori dell’inquinamento atmosferico, dimostrando una correlazione tra cancro ai polmoni e inquinamento atmosferico mappando la mortalità umana e la biodiversità dei licheni nella regione Veneto in Italia. Nimis fu anche il co-leader di un NATO Advanced Research Workshop in Galles nel 2000 che riunì un gruppo internazionale di ricercatori che lavoravano sui licheni e l’inquinamento atmosferico e portò alla pubblicazione di Monitoring with Lichens – Monitoring Lichens nel 2002.
La sua pubblicazione nel 1993 di un catalogo completo di 2145 taxa infragenerici di licheni rinvenuti in Italia, seguita da una versione aggiornata nel 2016, sono considerate punti di riferimento significativi in termini di studio e completezza, e sono di valore per le loro descrizioni e chiavi di lettura delle caratteristiche dei licheni al di fuori della regione italiana. La ricerca di Nimis ha incluso anche collaborazioni su checklist della biodiversità dei licheni delle Alpi, del Mediterraneo e delle regioni antartiche, così come lo sviluppo, a partire dagli anni ’90, di chiavi di identificazione basate sul web che sono state applicate a diversi gruppi di organismi e sviluppate nelle app mobili KeyToNature dal 2015. Attualmente, Nimis sta lavorando su una chiave assistita dal computer per tutti i licheni finora noti dall’Italia e dai paesi limitrofi, la cui pubblicazione in forma cartacea è prevista per il 2026. Le chiavi sono pubblicate online sul sito di ITALIC, il sistema informativo sui licheni italiani.